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Morpho.
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Rieccomi con una nuova recensione di un film dove troviamo quel cialtrone purtroppo mio omonimo:lo vediamo all'opera nei panni del solito gggiovane, che stavolta vorrebbe aprire un locale assieme agli amici. In men che non si dica scopre di aver vinto un concorso in comune a cremona (anche se la citta' non e' mai citata, si riconosce) dopo che il padre aveva sborsato 15 milioni. Il nostro eroe inizia a lavorare in comune, dove ovviamente e' il piu' brillante e simpatico e finisce per far ingelosire il maschio alfa dell'ufficio tecnico che lo prende di mira (assegandogli l'incarico della riscossione delle concessioni cimiteriali e trasferendolo quando lo becca a spupazzarsi una cubista in orario di lavoro). Il nostro si disinteressa dei lavori del locale, detesta il lavoro e passa il tempo con un suo amico naif o con la fidanzata (calabrese cubista che pero' studia poesie ....... mai sentito personaggio piu' improbabile eh?) ....... viene trasferito al cimitero dal capo geloso, il quale gli affida i lavori di manutenzione perche' sta per arrivare il presidente della repubblica, mettendo sul piatto in cambio della sistemazione dei loculi l'autorizzazione per il tanto agognato locale. Manco a dirlo, il lavoro e' un successone, e il nostro duro e puro si dimette perche' lui e' ggiovane e libero mentre il posto fisso e' limitante e per persone grigie. Praticamente una fastidiosa retorica sulla poesia, con la consueta recitazione da circolo parrocchiale dell'ebete:la pellicola ha qualche anno, ma anche allora chi aveva un posto fisso poteva baciarsi i gomiti, crisi o meno. Il solito campionario di banalita' (la madre frustrata e sottomessa, la fidanzata bella e intelligente) che costringera' Cochi Ponzoni, partecipe di questo scempio, a cantare per 3000 anni la canzone "Il bonzo" www.youtube.com/watch?v=GPOH_y99YDw...next=1&index=15 per vedere se fa cosi' schifo rinunciare ad un posto in comune per inseguire inutili pretese, una presa in giro senza ritegno da parte di un regista da videoclip che cerca di buttare fumo negli occhi dell'inebetito spettatore per coprire la demenza del "progetto".
Voto: 1 Canalis, addormentata,
il voto di Mollica: uno spaccato della nostra societa' con un intenso fabio volo,
Il giudizio degli spettatori della sagra della mortazza di castelpirignaccolo:una merda senza fine.
La Febbre (di A. D'Alatri)Fabius Flight Vs Il Malvagio Posto Fisso |
