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Jimmy Matthews.
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Ci provo io:
Natale a Bucarest
regia di Enrico Oldoini
con Christian De Sica, Jerry Calà, Ezio Greggio, Massimo Boldi, Ramona Badescu, Brando De Sica, Andrea Roncato, Gigi Sammarchi, Angelo Bernabucci, Nadia Rinaldi, Alina Nadelea, Andreea Gramosteanu, Christopher Lee
Film a episodi. Nel primo Jerry Calà è un commerciante che scopre di aver avuto un figlio in Romania a metà degli nni '80, quando andava lì a scopicchiare sapendo che tanto le frontiere erano chiuse. La mamma (Ramona Badescu) lo invita per la vigilia, così avrà modo di conoscere il figlio (Brando De Sica) che ha imparato l'italiano guardando i cinepanettoni di Natale.
Nel secondo Don Buro (Christian De Sica) accompagna una sua parrocchiana (Andrea Roncato, nell'indimenticabile ruolo della "mamma") in Romania dove son scappati la sua badante (Andreea Gramosteanu, l'imitatrice di Ramona Badescu sulla tv romena) e suo figlio (Gigi Sammarchi) rubandole tutti i soldi. I due hanno aperto una discoteca a Bucarest dove si ritrova tutto il vippame romeno come Adrian Mutu e Florin Raducioiu.
Nel terzo episodio Ezio Greggio e Massimo Boldi sono due industriali che vanno in Romania per concludere un importante affare, infatti intendono spostare lì la loro fabbrichetta mandando per strada 500 lavoratori italiani e assumendone 300 romeni a basso costo. Ma non sanno che il titolare della fabbrica che devono rilevare è una ex prostituta (Alina Nadelea, vista in alcuni lavori di Michele Soavi) che i due avevano rimorchiato qualche anno prima e portato a una riunione locale della Confindustria, dove se la sono ripassata tutti. La ragazza decide di farla pagare i due, che saranno costretti ad assecondarla in tutto e per tutto, compreso quando lei li manda in strada vestiti da battone per fargli provare quello che ha passato lei.
Nell'ultimo un distinto gentiluomo romano (Angelo Bernabucci) e la sua delicata ed elegante signora (Nadia Rinaldi), partiranno per la Romania per partecipare a uno strano reality show che si svolgerà nel castello di un vecchio conte eccentrico (Christopher Lee). I concorrenti saranno eliminati uno ad uno, ma nessuno sa che fine fanno.
Le grandi battute del film (non sono granché):
Jerry Calà: "Ciao figliolo, non volevo venire qui a mani vuote, e così ti ho protato un pensierino". Calà gli regala un motorino.
Brando: "Ah papà li mortacci tua quanto sei brutto, meno male che io ripreso da quella maialona de mamma. Mo' co' 'sto motorino se 'nnamo a rimorchia' qualche zoccolona che ce fa pia' lo sturbo a tutti e due".
Don Buro entra in un bar e un gruppo di giovani urla: "la multi ani".
Don Buro: "Beh, e 'ndo starebbe 'sta signorina così fornita? Guardi, le consiglio de confessasse perché se no va all'inferno e là ce pensa Belzebù a faglie un bucio de culo così, altro che multi ani".
Don Buro: "passateme un po' de brotocalco che me puzzano le ascelle, senti qua che rroba" (Don Buro in discoteca a un gruppo di calciatori romeni che sta pippando)
Greggio e Boldi a cena con l'industriale.
Alina: "Stasera specialità romene per tutti".
Greggio: "No grazie, i topi di fogna mi rimangono sullo stomaco"
Boldi: "Ma che dici, siamo in Romania e vuoi evitare le zoccole? E' impossibile (ridendo sguaiatamente)"
"Ah papà, guarda che sventole"
"Dici? Ma che gusti hai? Am e smebrano due cessi"
"A me me chiameno l'obelisco di Bucarest, me le trombo tutte. So' pure 'na bionda e 'na mora, come le veline. Sventramole!!!"
(Calà e De Sica jr. sul motorino incontrano Greggio e Boldi vestiti da prostitute).
Grande colonna sonora, che comprende ovviamente "Dragostea Din Tei" (che a dir la verità era di un gruppo moldavo) nella versione di Haiducii, "Lumea Ta" nella versione remix di Gabry Ponte perché l'originale era troppo poca tamarra, e i 3rei sud est..
Si è toccato il fondo!!!!Natale a Beverly Hills è un film di "interesse culturale" |
