E se unissimo Lost al the prisoner?

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  1. Finality
     
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    https://www.youtube.com/watch?v=3FqQsaK5KpQ

    Uhmmm.


    Non mi sembra un remake inutile..

     
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    Forse.....
    Ma sarà deliziosamente corto come l'originale? (una sola stagione autoconclusiva da soli 17 episodi...magari!!)
     
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  3. Finality
     
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    Uhm questi sono americani voranno tirare avanti per sette stagioni.
     
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    Mi sono informato in giro sl web: è una miniserie da soli 6 episodi (notare il 6 come il protagonista Numero 6...). Episodi un po lunghetti, credo sui 40 minuti o poco piu, ma cmq una sola stagione autococlusiva (E MENO MALEEE!!!)
    Del resto attori seri come Jim Caviezel e Ian McKellen non avrebbero mai potuto prender parte a un colossale serial da X stagioni: hanno anche degli impegni cinematografici e teatrali (soprattutto McKellen) da onorare e non possono stare mesi o anni a girare un serial che nn finisce mai... (ogni riferimento a Lost e ai suoi attori che hanno dovuto comprare casa alle Hawaii è puramente voluto)
    Buone Notizie insomma (per una volta!!) ora non vedo l'ora che la trasmettano tuta in tv (in USA) così la potrò poi scaricare e con tanto di sottotitoli italiani, e metterla nel cofanetto insieme all'originale ehehehe
     
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  5. Number 5
     
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    Lo guarderò, certamente. Il mio nick parla chiaro. Però mi sa di americanata con tanti effetti speciali e poco lavoro sulla psicologia dei personaggi e senso di mistero che erano la vera forza dell'inarrivabile originale.
     
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  6. Finality
     
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    Senso del mistero angoscia che si veda nel trailer.
    1 il personaggio ha allucinazioni uditive visive.Per cui tendenzialmente diventerà difficile anche capire cosa è reale e cosa
    2 Il villaggio mi sembra più solido del prisoner, cioè è una piccola città che vive la sua vita , a parte che si chiamano tutti per numero e ignorano l'esistenza del resto del universo.
    Nel primo i numeri tutto sommato erano comparse, ombre, , nel trailer invece hanno mogli, figli, lavori, relazioni interpersonali complesse, mi sembrano meglio definiti .
    Ti secca che sia tutto un falso .

    3 il grosso problema è il Mcgueffin , cos'ha fatto il numero 6? quanto sarà realistico , coerente e sorprendente ovviamente non si può determinare dal trailer e se segue la stessa dinamica del originale non si capirà proprio.

    Quanto al passaggio di trasposizione , io credo che una sferzata più realistica e meno sarcastica faccia bene.
     
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  7. Number 5
     
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    CITAZIONE (Finality @ 14/8/2009, 10:13)
    Senso del mistero angoscia che si veda nel trailer.
    1 il personaggio ha allucinazioni uditive visive.Per cui tendenzialmente diventerà difficile anche capire cosa è reale e cosa

    Troppo facile e troppo comodo. Espediente banalotto e tendenzialmente semplicistico per uscire da qualsiasi situazione in cui gli sceneggiatori si vadano a cacciare. Una bella allucinazione e si spiega/passa/si risolve qualsiasi cosa. Mi ricorda terribilmente l'introduzione del personaggio di Maya nella seconda stagione di Spazio 1999. Cioè in pratica una cagata pazzesca.

    CITAZIONE (Finality @ 14/8/2009, 10:13)
    2 Il villaggio mi sembra più solido del prisoner, cioè è una piccola città che vive la sua vita , a parte che si chiamano tutti per numero e ignorano l'esistenza del resto del universo.

    No, la conoscono benissimo. E' che fanno finta di non conoscerla, perché gli viene imposto e perché non vogliono parlarne (hanno tutti qualcosa da dimenticare/da cui fuggire/da evitare/da nascondere). Il che probabilmente è anche peggio e più frustrante per chi invece si rende benissimo conto di come stanno le cose.

    Quanto all'ironia, era l'arma in più di Number 6 contro The Village. Toglierla in favore dell'azione pura o di espedienti da primo anno della scuola di cinema come le allucinazioni significa snaturare The Prisoner.
    Il n.6 parlava pochissimo e sempre per dire qualcosa di importante. Già nel trailer il nuovo N.6 parla troppo.
    Quanto al Villaggio, via non diciamo eresie. Portmeirion con il suo surrealismo resta e resterà sempre inarrivabile nel ruolo de "Il Villaggio". Rappresentazione esso stesso della surrealtà della situazione e dello straniamento interiore del Numero 6.
    Comunque sono il primo a sperare in un buon prodotto.
     
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  8. Finality
     
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    Il problema dell'ironia è che alla fine finisci per strizzare troppo l'occhio agli spettatori.

    Se vuoi fare un psycotrhiller non c'è spazio per l'ironia .
    Abbiamo una volontà cieca ossesiva che vuole torturare il più velocemente ed efficacemente possibile il numero sei, decomporre la sua personalità metterlo sotto sforzo e il colpire il più violentamente possibile i suoi punti deboli.

    è questo che trasmette il trailer.
    Non un gioco tra gentlemen , ma ferocia intenzionale cieca.
    A cui corrisponde una ferocia intenzionale cieca nelle azioni del nr sei nel non soccombere e lottare su un campo di battaglia a lui sconosciuto e allucinatorio.

    Anche il villaggio va bene, perchè non deve essere surrealista quanto un lagher borghese , casette a schiera tuttew uguali costruite sul deserto perchè possiamo farlo.

    Non è più una gara sportiva di resistenza, fatta con educazione e ironia .
    Ma un semplice massacro.

    Nel prigioniero nr 6 non veniva torturato direttamente nel prigioniero 2.0 numero sei viene legato a un palo in pieno deserto con una bomba a mano in bocca e sia aspetta che il povero cristo finisca per aprire la bocca.

    Gli anni sono cambiati e non in meglio.
    Il prisoner rientrava nella logica delle superspie della guerra fredda vista dagli inglesi dove più o meno era tutto un gioco, i comunisti non erano così cattivi e l'usa era troppo brutale, troppo fanatica.
    Era un goco intellettuale.
    Ad esempio nel cervello da un milione di dollari i russi erano i buoni e il petroliere texano era il cattivo.


    Noi siamo la generazione della guerra al terrore.
    La tolleranza è stupidità l'innocenza non prova niente.
    I prigionieri vengono torturati a porte chiuse distrutti psicologicamente e fisicamente e deve essere una donna a farlo poi fucilati discretamente, dove la confessione estratta con tortura è ammissibile come prova (puntata incredibile di Jag) .

    Ed è questo tipo di realtà che the prisoner 2.0 vuole illustrare.

    LA differenza nel villaggio, sta proprio che nel primo erano attori, nel secondo i cittadini non recitano.
    Credono che il villaggio sia il mondo (il villaggio globale da periferia sub borghese americana) ci viene mostrato un caso in cui una ragazza sogna la statua della libertà e non riesce ad integrarla con ciò che sa con la realtà del villaggio, ma sono eccezioni, eccezioni provabilmente ideati da numero 2.
    Il rsto sono spie ritirate dal servizio a cui è stato fatto il lavaggio del cervello.
    E che dopo tot mesi hanno bisogno di un trattamento.

    Questa dose di cinismo è il segno che le cose sono cambiante di un imbarbarimento dello spirito degli esseri umani.
    Concordo, ma il punto è che il mondo si è difatti ridotto a questo.

    Il numero 6 parla troppo.
    Dipende da ciò che ha da dire.
     
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7 replies since 9/8/2009, 22:21   161 views
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