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Tacca sul fucile per l'ennesimo Asylum flic
Mockmuster di: boh? Regia di Ace Hannah, 2009
Togliamoci subito il dente
al 18° minuto lo squalo salta fuori dall'acqua e azzanna al volo un aeroplano che vola al di sopra delle nubi Tutto il resto è superfluo. Anche il film.
La "pellicola" comincia con una serie di inquadrature su montagne innevate accompagnate da una musica stile Lorence d'Arabia, che fanno a gara a chi c'entra di meno col film. L'esercito, facendo esperimenti con bombe al sonar sui ghiacci perenni delle coste Canadesi (?), libera accidentalmente uno squalo ed una piovra preistorici imprigionati nei ghiacci subacquei della zona, entrambi più grandi di una piattaforma petrolifera; una biologa marina che si trovava in quel punto esatto a bordo di un sottomarino non li vede. Mentre lo squalo si produce nelle performance di cui sopra e lascia cadaveri di balene smangiucchiate sulle spiagge californiane, la piovra abbatte piattaforme petrolifere giapponesi, come da contratto. La biologa marina, il suo vecchio maestro ed uno scienziato giapponese si mettono ad indagare sui misteriosi resti per proprio conto armeggiando con coloratissimi alambicchi stile scienziato pazzo, finché Lorenzo Lamas, capo della task force ammeregana antibabacci, li sequestra e li obbliga a cercare un sistema per ammazzare i due mostri, che gli scienziati vorrebbero invece studiare da vivi. Assistiamo quindi al terrificante menage sentimentale tra la chiattissima biologa ed il giapponese che potrebbe essere suo figlio, con dialoghi vietati dalla convenzione di Ginevra ed un amplesso consumato nello squallido corridoio/cantina della Asylum. Ad un certo punto il film diventa troppo confuso per poter essere raccontato (fin qui invece...). I tre marmittoni esultano come bambini alla scoperta di un ormone di squalo sintetico verde fosforescente da far invidia a Re-Animator, che però non ho capito a cosa dovesse servire e forse neanche loro; lo squalo mangia il Golden Gate in una scena della durata di un secondo, ripetuta per due volte nell'arco di dieci minuti; una portaerei spara coi mitragliatori nell'acqua, annuncia trionfante la morte dello squalo e poi ne viene distrutta; un'atra portaerei fa la stessa identica cosa; la piovra non fa una sega, come in quasi tutto il resto del film. Più mi avvicinavo al concitato finale, più mi svegliavo di soprassalto e riavvolgevo per cercare di capire, invano, cosa mi fossi perso. Alla fine i nostri capiscono che l'unica possibilità è far scontrare i due mostri tra di loro (logico, no?) e, non ho capito come, fanno venire la piovra da Tokyo; consumato il patetico scontro finale, la gag conclusiva davanti al tramonto pone la parola fina a questa sovrumana autopunizione cinematografica.
Le due bestiacce, totalmente in CG, compaiono poco e per brevissimi istanti, dubito di averle viste in scena più di cinque secondi di fila, ma sono sufficientemente patetiche e regalano grandi soddisfazioni (lo squalo almeno, la piovra è come non ci fosse). Per gli amanti del riciclo, segnalo il sottomarino (e l'attore!) di 30.000 Leagues Under the Sea.
Paese USA Attori principali Deborah Gibson, Lorenzo Lamas Genere Mostro A chi è consigliato A chi ha paura dll'aereo... Se ti piace guarda anche Boa Vs Pithon, Komodo Vs Cobra Reperibilità at usual places... Voto Due Gappa (autopunizione durissima!!)
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