Django 2 il grande ritorno

Requiem per il genere spaghetti western.

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  1. Memnone
     
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    Prima di incominciare invoco la clemenza di Brunez su ciò che sto per scrivere! :D :D :D :D :D
    Ogni osservazione/correzione sarà bene accetta :unsure: :unsure: :unsure: :unsure:

    Era il 1966 quando il regista Sergio Corbucci presenta il suo Django, una delle prime pellicole di western italiane nate al seguito delle mitiche pellicole di Sergio Leone. Anche se il primo vero spaghetti western nasceva nel 1958 con “Il terrore dell'Oklahoma” di Amendola (no, non c’entra nulla il doppiatore e il figlio “Cesarone”).
    Una delle caratteristiche di questa pellicola era che, l’idea dell’eroe solitario che vendica o porta giustizia in una terra , diciamo difficile, veniva esasperata fino all’estremo sviluppando una violenza eccessiva ed esagerata (per quei tempi). Sull’onda del successo di Django vennero prodotte varie pellicole con Django, solo che quasi tutti apocrife e solo con il nome del protagonista in comune con il film del Corbucci.

    Wikipedia:
    Fra i vari, Django spara per primo (1967) di Alberto De Martino, Django il bastardo (1969) di Sergio Garrone, Django sfida Sartana (1970) di William Redford (Pasquale Squitieri), Arrivano Django e Sartana... è la fine (1971) di Dick Spitfire (Demofilo Fidani), Preparati la bara! (1968) di Ferdinando Baldi con Terence Hill nel ruolo di Django.
    Aggiungo W Django

    Il grande merito di “Django” era di aver però creato un genere “ultraviolento”, con morti a gogo e battutine alla “Ultimo Boyscout” che influenzarono pesantemente i film fino all’inizio degli anni 80. Anche la Bonelli non ne uscì indenne, infatti pochi anni dopo, sul successo di queste pellicole “spara tutto”, partorì Judas, una serie, poi chiusa dopo 14 o 16 numeri per scarse vendite, dove un Charlton Erston per conto della Pinckerton uccideva milioni di avversari per albo.
    Cmq il vero sequel di Django arrivò solo nell’Aprile del 1987 con Django 2 il grande ritorno di Nello Rossati. Mosso dai ricordi d’adolescente e dal fighissimo motivetto del trailer (no Django di Rocky Roberts ma questo che sto linkando) mi muovo alla ricerca di questo filmazzo.
    www.youtube.com/watch?v=E5xFXKtSsdc
    Leggendone pareri in giro ho scoperto che, tutto sommato, il pubblico si divideva in due:
    chi disprezzava la pellicola, definendola un indegno seguito, altri che invece ne cantavano le lodi come il film “requiem” per tutto il filone. Beh, anche se un pò tardivo, forse , anche se Franco Nero porta questa volta il personaggio di Django un pò ad essere la parodia di se stesso del 66, questo film è veramente un mega finale per tutto il trentennio di spaghetti western, con le sue perle e le sue esagerazioni.
    Verso il 1871 due vecchi pistoleri si sfidano a duello solo per cercare di uccidersi a vicenda, stanchi della vita e della piega che hanno preso le cose (mega riferimento cmq al morente filone wspaghetti western e del vecchio modo di fare cinema italiano), ma alla fine vengono spazzati via da un feroce battello (La Mariposa Negra) pieno di neonazisti con uniformi bonapartiste capitanate dal perfido principe Orlowski chiamato per l’occasione e per i modi el Diablo (mega riferimento all’andazzo che aveva preso il nuovo cinema italiano?)
    Il principe è interpretato da Christopher Connelly, attore usa straimpiegato nella produzione di film di serie Z italici negli anni 80 e che morirà meno di un anno dopo le riprese. Orlowski, oltre ad avere una divisa da gelataio in ghingeri, la sedia di Michele Giordano e una serva di colore doverosamente in nero, compie razzie contro villaggi e affini con lo scopo di catturare schiavi per le miniere e schiave per il mondo dello spettacolo.....scusate, volevo dire per i bordelli.
    Nel frattempo, il nostro Django, da anni si è ritirato in monastero come padre Ignacio, ma la sua pace viene rovinata da una donna che gli rivela, in tre battute, che ha una figlia e che questa è in pericolo. Subito Django corre in aiuto della pargola mulattona solo per finire ingloriosamente catturato e schiavizzato. (scoatta per tutto l’inizio del film solo per prenderci gli schiaffi in una scena plagiata dalla trilogia del dollaro) Incontra nelle miniere un ridicolo botanico scozzese, prigioniero perchè non era riuscito a catturare la mitica “farfalla nera” per conto del Principe, che lo aiuterà a fuggire, non prima di rivelare al nostro Django il punto debole del Principe, la sua passione per le farfalle.
    Stanco dei maltrattamenti subiti (o forse inferocito per essere stato mischiato insieme a indio e messicani) Django corre a recuperare la mitragliatrice nascosta nella sua tomba e , senza perdere tempo, falcia un branco di feroci messicani stupratori che avevano avuto la sventura di fare gli spacconi con Django nelle vicinanze. Libera bordelli,commette eccidi di nemici come se nulla fosse , come se Orlowsky invece di bonapartisti e messicani avesse ai suoi ordini organici da Wehrmacht, attaccando anche il battello a vapore blindato e strozzando un ufficiale in un confessionale. Insomma tra ammazzamenti e plagi, anche da Commando del 1985, si arriva al gran finale, con tanto di liberazione delle miniere. E buona pace dei protagonisti.
    Un eterno classico Non del brutto da riscoprire, ed un requiem per tutto il filone del genere.
    Anche perchè i successivi Thunder 3 e i due capitoli della serie Indio , oltre a farmi ammazzare dalle risate, non mi dissero nulla di meritevole

     
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  2. Frank Costello
     
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    Il requiem per il western italiano è quel capolavoro di Keoma (1976) di Enzo G.Castellari, tutto il resto è noia.
     
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    QUOTE (Memnone @ 12/2/2011, 19:04) 
    Prima di incominciare invoco la clemenza di Brunez su ciò che sto per scrivere! :D :D :D :D :D

    :D figurati, anzi la sai più lunga di me sull'argomento, anche perché Django 2 non l'ho neanche mai guardato proprio perché non mi interessava, come dicevi tu non era più neanche ambientato nel west e sembrerebbe più un Sandokan/Indiana Jones/Rambo, per cui non so neanche più che senso avesse sfruttare quel personaggio con l'unico sequel ufficiale della serie in modo così decontestualizzato... molto meglio Preparati la bara che pur essendo semiapocrifo era un degno prequel del primo Django, ma in ogni caso non avendolo visto non mi esprimo più di così su Django 2.

    non sapevo niente del "Django bonelliano", a sto punto sarei curioso di leggerlo. però vorrei dire che ha una bella faccia tosta Sergio Bonelli, che non perde mai un'occasione per parlar o scriver male pubblicamente del western all'italiana salvo poi pubblicare anche lui fumetti che sfruttano il successo di quelle pellicole (come anche Bronco & Bella, uscito nel periodo dei western comici)

    comunque, per quanto riguarda gli ultimi spaghetti western dell'ultimissimo periodo, sono dei degni prodotti anche Mannaja, Sella d'argento - che personalmente adoro e che dimostra come Fulci sia veramente un grande regista anche al di fuori del suo solito canone - e l'ormai postumo (1981) Occhio alla penna ;)
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  4. Memnone
     
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    Visto l'interesse di Brunez per l'argomento comics bonelliano, mi permetto una piccola divagazione:
    Circa a metà degli anni settanta la Bonelli propose delle novità nelle edicole: Mister No (di recente chiusura) Kim (per me un tristissimo tarzan di cui nessuno sentiva il bisogno) Judas appunto e Gil.
    Da quello che so Gil era un altro western ma non ne ho mai letto un albo.
    Judas invece come ho già scritto impersonava il classico scanna tutti contro cattivi cattivissimi.
    comunque in questo Link trovi tutta una serie di fumetti italiani di ambientazione western

    www.spaghettiwestern.altervista.org/fumettiwest.htm
     
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  5. Raminchia
     
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    QUOTE (Memnone @ 13/2/2011, 16:01) 
    Kim (per me un tristissimo tarzan di cui nessuno sentiva il bisogno) Judas appunto e Gil.
    [/URL]

    Era Akim, a me piaceva parecchio, ero comunque un ragazzino. :)
    Pensa che ha avuto un successo enorme in Francia, sono arrivati fino al numero 756. :o:
    In Italia Bonelli fatto un "reboot" della serie originale edita tra gli anni 50' e 60', dopodiche' a partire dal numero 2 ha ritradotto in Italiano qualcuna delle storie pubblicate in Francia, che a loro volto suppongo fossero tradotte in Francese a partire dallo script italiano che gli veniva fornito.
     
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  6. Night Walker
     
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    Ha ragione Frank Costello. Il vero "ultimo spaghetti-western" è Keoma.

    Django 2, così come Sella d'Argento e il tardissimo Tex e il Signore degli Abissi, non è uno spaghetti-western autentico, è un prodotto contaminato da altri generi e altre tendenze. Guarda un po' a Rambo e un po' a Indiana Jones (Tex non guarda a Rambo, ma a Indiana Jones di sicuro; mentre Sella d'Argento ammicca alle famigliole con bambini).

    Sia chiaro che sono tutti film degni. Anche Tex e il Signore degli Abissi non è poi quello schifo che parecchi dicono, pur non essendo certo un film "bello". Ma il vero spaghetti-western era un'altra cosa.
     
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    QUOTE (Night Walker @ 14/2/2011, 10:53) 
    Tex non guarda a Rambo, ma a Indiana Jones di sicuro

    anche un po' troppo :D a parte gli scherzi son d'accordo con te, sto film non è proprio una merda totale e in alcuni momenti ricorda veramente il fumetto originale... anche se mi chiedo sempre perché cavolo quella volta con tutte le belle storie di Tex che ci sono son andati a pescare proprio quella più difficile da realizzare con un budget da fiction tv, solo per cavalcare l'onda di Indiana Jones

    QUOTE (Night Walker @ 14/2/2011, 10:53) 
    mentre Sella d'Argento ammicca alle famigliole con bambini

    a me sto film piace un sacco proprio perché Fulci va oltre i canoni usuali del western all'italiana (violenza visiva ecc. ecc.) pur utilizzando elementi tipici di questo genere, fra cui ovviamente l'attore-simbolo dell'italowestern come protagonista, per di più costruendo una storia per famiglie e ragazzi (senza degenerare per fortuna nelle smancerie iperbuoniste, per dire, dei fim di Terence Hill)... a modo suo è un film molto originale, lo riguardo sempre molto volentieri
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  8. rsi
     
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    CITAZIONE (Night Walker @ 14/2/2011, 10:53) 
    Ha ragione Frank Costello. Il vero "ultimo spaghetti-western" è Keoma.

    Django 2, così come Sella d'Argento e il tardissimo Tex e il Signore degli Abissi, non è uno spaghetti-western autentico, è un prodotto contaminato da altri generi e altre tendenze. Guarda un po' a Rambo e un po' a Indiana Jones (Tex non guarda a Rambo, ma a Indiana Jones di sicuro; mentre Sella d'Argento ammicca alle famigliole con bambini).

    Sia chiaro che sono tutti film degni. Anche Tex e il Signore degli Abissi non è poi quello schifo che parecchi dicono, pur non essendo certo un film "bello". Ma il vero spaghetti-western era un'altra cosa.

    d'accordissimo.cmq era una tendenza abbastanza in voga nel b-movie italiano mischiare i generi.e a me è sempre piaciuto :)

    CITAZIONE (Raminchia @ 13/2/2011, 16:14) 
    CITAZIONE (Memnone @ 13/2/2011, 16:01) 
    Kim (per me un tristissimo tarzan di cui nessuno sentiva il bisogno) Judas appunto e Gil.
    [/URL]

    Era Akim, a me piaceva parecchio, ero comunque un ragazzino. :)
    Pensa che ha avuto un successo enorme in Francia, sono arrivati fino al numero 756. :o:
    In Italia Bonelli fatto un "reboot" della serie originale edita tra gli anni 50' e 60', dopodiche' a partire dal numero 2 ha ritradotto in Italiano qualcuna delle storie pubblicate in Francia, che a loro volto suppongo fossero tradotte in Francese a partire dallo script italiano che gli veniva fornito.

    da piccolo lo comperavo sempre!che figata akim! :B):
    ultimamente ne ho ritrovato qualche numero nelle fumetterie e mercatini

    CITAZIONE (Brunez @ 14/2/2011, 11:58) 
    CITAZIONE (Night Walker @ 14/2/2011, 10:53) 
    Tex non guarda a Rambo, ma a Indiana Jones di sicuro

    anche un po' troppo :D a parte gli scherzi son d'accordo con te, sto film non è proprio una merda totale e in alcuni momenti ricorda veramente il fumetto originale... anche se mi chiedo sempre perché cavolo quella volta con tutte le belle storie di Tex che ci sono son andati a pescare proprio quella più difficile da realizzare con un budget da fiction tv, solo per cavalcare l'onda di Indiana Jones

    CITAZIONE (Night Walker @ 14/2/2011, 10:53) 
    mentre Sella d'Argento ammicca alle famigliole con bambini

    a me sto film piace un sacco proprio perché Fulci va oltre i canoni usuali del western all'italiana (violenza visiva ecc. ecc.) pur utilizzando elementi tipici di questo genere, fra cui ovviamente l'attore-simbolo dell'italowestern come protagonista, per di più costruendo una storia per famiglie e ragazzi (senza degenerare per fortuna nelle smancerie iperbuoniste, per dire, dei fim di Terence Hill)... a modo suo è un film molto originale, lo riguardo sempre molto volentieri

    verissimo in entrambi i casi.
    ci sono film come questo,"lo chiamavano il magnifico","la collera del vento",ecc. molto sottovalutati
     
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  9. Night Walker
     
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    CITAZIONE (Brunez @ 14/2/2011, 11:58) 
    CITAZIONE (Night Walker @ 14/2/2011, 10:53) 
    Tex non guarda a Rambo, ma a Indiana Jones di sicuro

    anche un po' troppo :D a parte gli scherzi son d'accordo con te, sto film non è proprio una merda totale e in alcuni momenti ricorda veramente il fumetto originale... anche se mi chiedo sempre perché cavolo quella volta con tutte le belle storie di Tex che ci sono son andati a pescare proprio quella più difficile da realizzare con un budget da fiction tv, solo per cavalcare l'onda di Indiana Jones

    Beh, il loro ragionamento di partenza era che l'epoca del western 'puro' fosse ormai finita e che quindi il film avrebbe avuto più successo come pseudo-Indiana Jones.
    Non era un'idea campata in aria, ma per funzionare avrebbe avuto bisogno di un budget ben più consistente. Non puoi imitare Indiana Jones con due spiccioli senza rischiare il ridicolo involontario!
    Inoltre la regia di Tessari era svogliata, e i fans di Tex sono notoriamente intransigenti: non tollerano che il loro personaggio preferito venga alterato.


    Sella d'Argento mi piace abbastanza. Fulci è riuscito a dargli un look da western di serie A, benchè il budget non fosse niente di speciale.
    Il problema è il moccioso Sven Valsecchi. <_< Proprio no lo reggo! E tutte le volte che rivedo il film, 'stacco' cinque minuti prima del finale, perchè la conclusione col moccioso sul cavallino che va dietro a Gemma mi urta i nervi!
     
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    QUOTE (Night Walker @ 16/2/2011, 18:06) 
    Non era un'idea campata in aria, ma per funzionare avrebbe avuto bisogno di un budget ben più consistente. Non puoi imitare Indiana Jones con due spiccioli senza rischiare il ridicolo involontario!
    Inoltre la regia di Tessari era svogliata, e i fans di Tex sono notoriamente intransigenti: non tollerano che il loro personaggio preferito venga alterato.

    infatti guarda, dal mio punto di vista il film poteva essere anche ok ma quando mi son rotrovato i massi di cartapesta quando crolla il tempio del signore degli abissi, robe che non si vedevano dai tempi dei peplum di trent'anni prima, mi è sembrato che si fosse superata la linea dell'accettabile.
    comunque il problema è stato anche che la Bonelli come casa editrice non è stata coinvolta nel progetto, era solo una cosa fra Bonelli padre e Tessari, che da quel che si sente nelle interviste a mogli e figli non facevano altro che litigare, per cui purtroppo non poteva uscirne niente di totalmente buono

    QUOTE (Night Walker @ 16/2/2011, 18:06) 
    Il problema è il moccioso Sven Valsecchi. <_< Proprio no lo reggo! E tutte le volte che rivedo il film, 'stacco' cinque minuti prima del finale, perchè la conclusione col moccioso sul cavallino che va dietro a Gemma mi urta i nervi!

    effettivamente il finale è l'apoteosi della pucciosità :lol: però secondo me alla fine sto bambino non è neanche proprio il moccioso più insopportabile che si sia visto in un film, ce ne son di molto peggio, e in più a un certo punto si prende pure un bello schiaffone da Giuliano Gemma :D ma comunque comprendo benissimo quel che vuoi dire

    comunque devo dire che a me Sella d'argento pare quasi come un film Texiano, per le situazioni e atmosfere che evoca, anche più di Tex e il signore degli abissi... per cui penso che un film fatto bene su Tex sempre con Gemma protagonista avrebbe potuto essere un capolavoro (magari con Enzo G. Castellari come regista)
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9 replies since 12/2/2011, 19:04   260 views
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