|
|
|
Riemergo dal vuoto pneumatico in cui vivo per dare conto dell'avvenuta visione di un altro aborto Asylum
Mockbuster de La guerra dei mondi di Spielberg
Regia di David Michael Latt, 2005
Questa immonda accozzaglia di fotogrammi risale al periodo d'oro della Asylum, ovvero quando la casa aveva appena scoperto la miniera d'oro dei mockbuster ed i due veterani Latt e Scott dirigevano quasi tutti film della casa; il che significa, in poche parole, che il livello di approssimazione è tale da stordire anche il filmbruttaro più incallito.
Un'allegra famigliola americana costituita dall'astronomo C. Thomas Howell, dalla sua mogliettina ventenne e dal figlio di dieci anni (  ?) in procinto di partire per Washington per festeggiare i dieci anni di matrimonio, rimane divisa da un becero contrattempo narrativo appena prima di un invasione aliena. Il nostro eroico scienziato attraverserà una quantità imprecisata di pineta, discariche di immondizia e bungalow abbandonati, cercando di evitare i camminatori alieni e raccattando strada facendo varia umanità derelitta, fino a ricongiungersi con moglie e figlio su di un blocco di cemento che rappresenta i ruderi del monumento di Lincoln, mentre gli alieni muoiono di punto in bianco.
Il film non ha assolutamente né capo né coda: i dialoghi sono privi di alcun nesso tra le battute; il montaggio accosta inquadrature a caso, con passaggi giorno/notte e comparsa/scomparsa di personaggi inspiegabili; nonostante sia stato doppiato in italiano (con esiti per altro nefasti ed esilaranti al tempo stesso) non sono riuscito a capire diversi passaggi della vicenda, in particolare la causa della morte dei marziani ed un suo eventuale rapporto con un vaccino contro la rabbia canina che l'astronomo stava mettendo a punto mentre era sepolto vivo col prete... o forse c'entrava che all'inizio del film il bambino aveva il raffreddore? Boh..
I personaggi, poi, sembrano studiati a tavolino per definire l'idea platonica di stupidità, sia per le devastanti linee di dialogo sia per l'insensatezza di ogni azione che compiono: tra tutti va ricordato il prete australiano dall'oscuro passato, che coinvolge costantemente il protagonista e gli altri personaggi in penose disquisizioni teologiche sulla speranza e la salvezza, salvo poi mettersi a frignare di voler morire non appena spunta un marziano. Scena ripetuta più e più volte....
Ma su tutto il becerume qui descritto svetta incontrastato C. Thomas Howell, probabilmente nel punto più basso di tutta la sua carriera, che si esibisce in una non recitazione indegna persino del peggior Ninjà di Godfrey Ho!!! Davvero non trovo le parole per descrivere le smorfie che gli deformano il voto durante l'ora e mezza di girato che viene crudelmente inflitta allo spettatore. La scena della morte di suo fratello entra a buon diritto nella storia del cinema, anche se dal buco sbagliato, e viene rese ancora più drammatica dal fatto che lì le lacrime di Howell sono probabilmente vere (un momento di consapevolezza capita a tutti...).
Vi lascio con una citazione pregnante
CITAZIONE La fede è più importante, la fiducia lo è meno, comunque più o meno sono uguali
Paese USA
Attori principali C. Thomas Howell, Rhett Giles, Andrew Lauer, Tinarie Van Wyk-Loots, Jake Busey, Dashiell Howell
Genere Fantascienza
A chi è consigliato A chi fa collezione di carriere fallite
Se ti piace guarda anche Transmorphers, Alien Abduction, Alien Vs Hunter
Reperibilità DVD italiano
Voto Due Razzi
|
|
.
