SLAUGHTERED VOMIT DOLLS (2005)

Bleargh! Che sbocco!

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Night Walker
     
    .

    User deleted


    image

    Gode curiosamente di una certa fama presso gli ambienti “weird” questo film horror del 2005 realizzato da tale Lucifer Valentine (spero sia uno pseudonimo... lo spero per lui!). A grandi linee, secondo il suddetto Valentine, si tratta del prototipo di un nuovo genere, il VOMIT GORE, ovverossia l’horror puro (macelleria splatter a tutto spiano) ibridato con il porno-soft e soprattutto con il non-plus-ultra del weird e dell’estremo: gente che rigurgita di tutto e di più e che gode come un riccio nel farlo!

    Mister Valentine auspica che un giorno la passione per lo sbocco contagi anche altri generi più mainstream, tipo il poliziesco, la commedia, il melodramma d’amore... Ammetto che potrebbe essere molto divertente vedere Kate Winslet che sbocca addosso a Di Caprio in “Titanic 2 - La vendetta”, ma nell’attesa che l’industria hollywoodiana scopra questo nuovo purissimo filone dobbiamo accontentarci del “vomit gore” e di questo Slaughtered Vomit Dolls.

    image

    Ora dovrei esporre la trama del film, ma temo che soprassiederò.
    Non perché non l’abbia capita (pur essendo il film senza sottotitoli), quanto piuttosto perché di trama proprio non ce n’è! Dall’idea che mi sono fatto, una tizia (Ameara LaVey) inizialmente “innocente” (la sua bontà è suggerita poeticamente dall’accostamento all’immagine di una mocciosa) fa un patto col diavolo -non si sa perché- e inizia ad avere visioni deliranti di omicidi e squartamenti -idem, non si sa perché-. Vittime e carnefici vomitano tutti di brutto -indovinate: non si sa per... per... bravi!-. La mocciosa ricompare alla fine, forse come simbolo dell’aspirazione alla salvezza e a un’illusoria purificazione... Scusate se mi vien da ridere mentre lo scrivo.

    Le scene di sesso sono in stile porno-soft, senza esagerazioni hardcore. Le scene splatter sono insistite e un po’ pesanti, ma non peggiori di quelle che si vedono in tanti film horror underground. A fare la differenza sono le scene di vomito, tutte assolutamente realistiche e ributtanti. Il regista Valentine assicura che gli attori non hanno mai simulato e che quindi ciò che vediamo sullo schermo sono purissimi succhi gastrici DOC. Gli credo sulla parola.
    Sesso, gore e rigurgiti vengono mischiati insieme abbastanza a muzzo.
    Vediamo, per esempio, belle donne nude rasate (rasate lì, intendo) che si offrono alla vista dello spettatore. E mi sta bene.
    Poi vediamo le donne suddette rotolarsi nel loro stesso vomito. E mi sta un po’ meno bene.
    Ma quello è il minimo. Il film ci delizia con altre sequenze da Oscar, tipo uno che beve da un boccale di birra, poi vomita quel che ha bevuto nel boccale, ri-beve dal boccale quel che ha appena vomitato, ri-vomita di nuovo, ri-ri-beve... e via così a ripetizione, per cinque fastosi minuti! Lo stesso tizio mangia del cervello da una scatola cranica scoperchiata, vomita nel cranio quel che ha appena mangiato, ri-mangia (o ri-beve... che cazzo ne so!)...
    La regia è da denuncia. Pretendendo di essere “artistico” (eh, già...) Lucifer Valentine opta per riprese traballanti perfette per indurre il mal di mare, cinepresa tarantolata (non sta mai ferma, manco se le sparano!) e montaggio a buffo capace di rendere del tutto incomprensibile qualsiasi parvenza di trama questo film pretenda di avere.

    image

    Attenzione! Detto così, il film rischia di sembrare molto più divertente di quanto in realtà non sia.
    Io, in tutta franchezza, dopo i primi dieci minuti di curiosità e sconcerto (il film ne dura 71) mi ero abbondantemente rotto le balle!
    Con tutta la buona volontà, è impossibile non annoiarsi con oltre 70 minuti di scene caciarone buttate lì senza alcun nesso causa/effetto. Persino lo splatter più robusto (occhio deorbitato, in stile Guinea Pig) finisce coll’indurre solo sbadigli. E Ameara LaVey che guarda tutta nuda nella cinepresa come le tizie dei pornazzi “private casting” per poi fantasticare su sbocchi e rigurgiti di varia natura fa solo tristezza.
    A ogni modo, questo film mi ha fatto scoprire che esiste davvero gente che pratica il vomito insieme al sesso come pratica “fetish” (googlando qua e là ho scoperto anche che la pratica in Italia si chiama “doccia romana”. Nel caso qualcuno voglia approfondire...), il film però resta insensato. Troppo splatter per i feticisti del genere, troppo ‘vomitoso’ per i fans del gore, non si capisce a quale pubblico intenda rivolgersi. Ai fan del weird e a noi di filmbrutti? Chissà...

    Concludo con due raccomandazioni. Primo, evitate questo film come la peste se non avete lo stomaco foderato con un dito di titanio. Le scene di vomito sono DAVVERO nauseanti.
    Secondo, evitatelo pure se siete epilettici. Non scherzo: molte sequenze sono piene di sfarfallii luminosi e bagliori a raffica capaci di suscitare nausea anche a un cieco.

    Per il resto, buon rigurgito a tutti.

    image

    Paese: USA
    Regista: Lucifer Valentine
    Attori principali: Ameara LaVey (credo sia la figlia del satanista Anton LaVey)
    Genere: Vomit-horror
    A chi è consigliato: Ai praticanti della doccia romana
    Se ti piace guarda anche: Fatti riprendere da un amico mentre ti ficchi due dita in gola. Non mi viene in mente altro...
    Disponibilità: Fa trottare il mulo
    Voto: 2 grumi di catarro
     
    .
68 replies since 26/8/2008, 19:38   17505 views
  Share  
.