L'incapacità di affrontare l'uomo "Hitler"

Quando il cinema fallisce

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  1. Memnone
     
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    recentemente ho avuto modo di vedere l'ultima pellicola su Hitler, "Mein Fuhrer". Anche se in chiave ironica è l'ultimo di una serie di film che trattano l'Hitler nel suo privato, cioè, entrando nelle sue camere, esplorando un argomento tabù e stereotipato, per la prima volta mostrandoci una delle più grandi anime nera del XX secolo nel suo intimo. Tutti questi film, compresa la Caduta, sembrano volutamente mancare il bersaglio di raccontare del Fuhrer, sembrano abbiano quasi paura di mostrare la realtà dei fatti o di mostrare un uomo, preferendo mostrare un demone fallito (vedasi la serie Hitler, dova dall'inizio alla fine suona suona una sinistra musichetta, piuttosto trash, che segnala la follia e la stupidaggine dell'ometto baffuto) un pittore complessato (vedasi Max, dove un espositore ebreo reduce dal fronte, Max appunto, cerca di salvare il caporale HItler dall'abbisso nero della sua anima artistica) un impotente ridicolo (Mein fuhrer,chiave però ironica) e visionario circondato da uno più nazista di lui nella caduta (premettendo che HItler era veramente nei mesi precedenti alla caduta di Berlino mentalmente finito; però non ho gradito la figura dei nazisti visti come vigliacchi o megalomani neganti la realtà contrapposta a quella dei buoni generali tedeschi vittime vittime della politica).
    Sembra ancora una volta, che di fronte uno dei più potenti fenomeni socio politici del XX secolo, che diversamente dalla farsa fascista rivoluzionò e cambio veramente il volto dell'Europa, si voglia volutamente tacere e omettere i fatti. Innegabili sono i crimi contrò l'umanità comessi dal movimento nazista, frutto comunque di razzismi e odii dementi ereditati dal nostro passato più o meno recente (nella russia stalinista e in quella prerivoluzionaria, la caccia all'ebreo come causa dei mali e spia tedesca era una sorta di passatempo preferito da russi, e come pure nella Polonia 19-39, dove si sviluppò un antisemitismo tremendo). Tornando comunque all'Hitler uomo, vorrei che qualche volta si parlasse di lui come uomo, e non come di mostro.
    Perchè lui non era un mostro,
    era un uomo.
    Negandogli la sua umanità credo che tendiamo a giustificarci, tendiamo a scaricare le nostre coscienze, a dirci semplicemente che LORO erano dei FOLLI, che noi ora siamo diversi (che ipocrisia!), vorrei insomma un film serio che ci facesse porre domande, che ci faccia riflettere che un Hitler, risiede anche dentro di noi.
     
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  2. Monty Phyton Flying Circus
     
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    a me "La Caduta" è piaciuto davvero molto,e non solo per l'interpretazione di Bruno Ganz,che mette i brividi...non mi sento di giudicare quello che dici,perchè so che su un argomento simile sarei imparziale,vuoi per tutto quello che mi hanno inculcato sui nazisti,vuoi anche per un giudizio maturato personalmente negli anni.
    Capisco appieno che si possa accusare il cinema di aver sempre dato un'immagine distorta di Hitler,ma non è forse di quell'icona che si vuole parlare? La vita privata di Hitler non ha influenzato le sorti dell'Europa,il suo carisma si.
     
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    concordo perfettamente con Memnone: si dipinge sempre Hitler come il genio del male di certe serie animate, e si va a cercare le sue bizzarrie nella vita privata per farlo sembrare ancor più ridicolo e lontano dal senso comune, ma alla fine non era poi così diverso dall'essere umano medio (o, per meglio dire, l'occidentale medio, come quelli che credono di avere una morale ineccepibile e poi votano gente che fa le stesse promesse che, tanto per restare in argomento, sono le stesse che fece Hitler ai tedeschi 60 anni fa)

    comunque, riguardo a Mein furher: alla fin fine vale la pena? aveva incuriosito anche me sto film...
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  4. Finality
     
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    QUOTE (Memnone @ 23/7/2008, 10:52)
    recentemente ho avuto modo di vedere l'ultima pellicola su Hitler, "Mein Fuhrer". Anche se in chiave ironica è l'ultimo di una serie di film che trattano l'Hitler nel suo privato, cioè, entrando nelle sue camere, esplorando un argomento tabù e stereotipato, per la prima volta mostrandoci una delle più grandi anime nera del XX secolo nel suo intimo. Tutti questi film, compresa la Caduta, sembrano volutamente mancare il bersaglio di raccontare del Fuhrer, sembrano abbiano quasi paura di mostrare la realtà dei fatti o di mostrare un uomo, preferendo mostrare un demone fallito (vedasi la serie Hitler, dova dall'inizio alla fine suona suona una sinistra musichetta, piuttosto trash, che segnala la follia e la stupidaggine dell'ometto baffuto) un pittore complessato (vedasi Max, dove un espositore ebreo reduce dal fronte, Max appunto, cerca di salvare il caporale HItler dall'abbisso nero della sua anima artistica) un impotente ridicolo (Mein fuhrer,chiave però ironica) e visionario circondato da uno più nazista di lui nella caduta (premettendo che HItler era veramente nei mesi precedenti alla caduta di Berlino mentalmente finito; però non ho gradito la figura dei nazisti visti come vigliacchi o megalomani neganti la realtà contrapposta a quella dei buoni generali tedeschi vittime vittime della politica).
    Sembra ancora una volta, che di fronte uno dei più potenti fenomeni socio politici del XX secolo, che diversamente dalla farsa fascista rivoluzionò e cambio veramente il volto dell'Europa, si voglia volutamente tacere e omettere i fatti. Innegabili sono i crimi contrò l'umanità comessi dal movimento nazista, frutto comunque di razzismi e odii dementi ereditati dal nostro passato più o meno recente (nella russia stalinista e in quella prerivoluzionaria, la caccia all'ebreo come causa dei mali e spia tedesca era una sorta di passatempo preferito da russi, e come pure nella Polonia 19-39, dove si sviluppò un antisemitismo tremendo). Tornando comunque all'Hitler uomo, vorrei che qualche volta si parlasse di lui come uomo, e non come di mostro.
    Perchè lui non era un mostro,
    era un uomo.
    Negandogli la sua umanità credo che tendiamo a giustificarci, tendiamo a scaricare le nostre coscienze, a dirci semplicemente che LORO erano dei FOLLI, che noi ora siamo diversi (che ipocrisia!), vorrei insomma un film serio che ci facesse porre domande, che ci faccia riflettere che un Hitler, risiede anche dentro di noi.

    Concordo pienamente.
    Anche perchè il nazzismo e il fascismo non ha coinvolto solo psicopatici o psicolabili che comunque sarebbero esplosi, ma anche intellettuali di ampissimo respiro citandone due Jung e Heidegger per citare invece un italiano Gentile che ha creato la scuola italiana.
    I leghisti possono vantare personaggi simili?
    Hitler non era un demonio , questa è propaganda, non mangiava i bambini, nè un pervertito , come invece era d'Annunzio..
    Era solo un uomo, come noi e che magari scambiandoci qualche parola assieme troveremmo anche simpatico.
    Non è stato satana o il male personificato a metodicamente pianificare e mettere in atto l'Olocausto, è stato un uomo!
    Anzi neanche uno un equipe.
    Hitler aveva precedenti storici dai pogrom Cosacchi a Torquemada , ma c'è una cosa in più che mancava a loro è stato il primo a inventare lo sterminio come processo industriale, il lagher, il lavoro rende liberi..
    Concludendo con uno slogan :
    Siamo Tutti figli di Hitler, perchè Hitler rappresenta una comune eredità insita nel nostro dna culturale.
    E non è creando un falso mito del bene contro il male che possiamo arrivare a un suo superamento.
     
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  5. Monty Phyton Flying Circus
     
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    basta col revisionismo vi prego,mi sento male...ho bisogno di sapere cosa è bene e cosa è male! se nel mio film Hitler non può più fare la parte del cattivo chi ci metto? il doctor Doom?
     
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    è proprio quello di cui stavamo parlando: non è revisionismo questo! non si tratta di vedere il lato umano di Hitler, ma piuttosto, per così dire, il lato "hitleriano" della gente. perchè ci nascondiamo tutti dietro a una morale impeccabile e a valori sublimi, ma poi nella pratica la maggior parte della gente è meschina, e non si fa scrupolo a identificarsi con gente come Hitler (o cmq a chi, come lui, ostenta disvalori come il razzismo e la violenza); almeno finchè questo non diventi un tabù storico, e per certa gente non basta neanche quello
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  7. Monty Phyton Flying Circus
     
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    io credo che il tabù ci sia già,e in un mondo come quello del cinema infrangere degli stilemi manichei tipo "bene-male" significa fare un film sperimentale che nessuno vedrà,e nel caso di Hitler se provi a fare una rilettura critica ti becchi anche le proteste di tutte le associazioni della Memoria...
    capisco benissimo le vostre rimostranze,io stesso sostengo che non ci debbano essere limiti alla ricerca nell'arte,ma pensateci: un film che metta tutti noi di fronte all' "Hitler che c'è in noi" (un pò come il trudi) a quanti pensate che possa interessare? quale produttore ci spenderebbe i suoi soldi?

    per quanto riguarda i "figli di hitler", non si può affermare con certezza se la natura umana sia malvagia o no,ma sappiamo di cosa l'umanità è capace sia nel bene che nel male, si tratta solo di farsi guidare dall'uomo giusto. Ne convengo,Hitler in quel momento era l'uomo giusto per far emergere il sentimento di rivalsa del popolo tedesco,e trovo ingiusto che ciò venga riconosciuto a Stalin e a Mao,che hanno unificato i loro paesi nel nome del comunismo,e non a Hitler. ( e lo dice un quasi marxista )

    però noi parlavamo di cinema,suvvia...chi scommetterebbe su Hitler?
     
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    CITAZIONE (Monty Phyton Flying Circus @ 24/7/2008, 13:23)
    però noi parlavamo di cinema,suvvia...chi scommetterebbe su Hitler?

    io per esempio, se avessi i soldi, e penso che sarebbe un film che attirerebbe parecchia attenzione, anche se sicuramente perchè verrebbe frainteso. però non farei un film su hitler, lo imposterei sul fatto che per l'appunto siamo tutti capaci di condannare uno come Hitler mascherandolo da cattivone dei fumetti, ma poi facciam presto a pensarla come lui e ad affidarci a gente come lui per pigrizia o ignoranza. è esattamente quello che dici tu, ovvero che fa comodo a troppa gente riconoscersi nell'uomo forte del momento, quello che incarna (o è meglio dire che sfrutta) i disagi politici e sociali del momento per arrivare al potere e il più delle volte fare delle grandissime puttanate.
    come dicevo all'inizio ovviamente una cosa del genere sarebbe fortemente fraintesa, essendo un grosso schiaffo all'ipocrisia collettiva della massa. ma d'altra parte non è la prima volta che un film verrebbe frainteso (basta che pensi che La dolce vita di Fellini lo sbandierano sempre come un omaggio al mondo dello spettacolo, quando lo stesso Fellini ha affermato che invece è una forte critica nei confronti di quell'ambiente)
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  9. Memnone
     
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    quoto. Vorrei fortemente che certi argomenti si tocchino e si affrontino in maniera diversa. Negare a baffetto la sua umanità eguivale ad assolverlo/assolverci. Non si tratta di revisionismo bensì di fare vedere le cose come sono e non come ci fa comodo che siano. Come noi italiani che diciamo che i tedeschi erano barbari, quando nella juguslavia occupata, nelle colonie, abbiamo fatto tremende stragi spesso ingiustificate. Ad esempio il comandante della slovenia occupata si lamentava per le poche uccisioni compiute dai suoi uomini, infatti poco importa se l'attività partigiana anti occupazione fosse minima, l'importante era poter mandare rapporti a Rome con documentate uccisioni di ribelli.
     
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  10. Gandhi a Las Vegas
     
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    Sentite chiedete l'impossibile secondo me...

    Se nn riescono a dipingere Batman per quello che è (vendetta, e non giustizia) che speranze ha Hitler di essere dipinto come Hitler?
     
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  11. Finality
     
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    Burton c'era riuscito.
    O quanto meno aveva lasciato aperta questa interpretazione, sebbene nascosta dal mostro e la storia d'amore.
    Burton lascia cadere nel acido il criminale poteva salvarlo , ma molla la presa.
    Alla fine la duplice recriminazione è pienamente giustificata "tu hai creato me!, ma prima tu hai creato me!"
    In Batman c'è il jocker che accentra su di sè tutti i riflettori e poi ci sono i due batman, il batman di Bruce Wain che lotta per la giustizzia, difesa della vendetta privata, molto borghese e liberalista e poi l'uomo pipistrello quando batman compie atti psicotici che con la giustizzia anche quella poetica non hanno nulla a che fare.
    Si può dire che Batman si allea alla polizzia non tanto per legettimarsi , ma per sfuggire al vero batman, il mostro psicotico che non vuole riconoscere e che invece sublimizza nel giustizziere.
    Al di là di tutto non si può mettere in scena Batman il vendicatore senza batman il giustizziere perchè è proprio la dialettica di tutte e tre le maschere che lo rendono un personaggio psicotico.
    Batman non uccide mai, si dimentica di quando uccide, ma sotto la maschera sorride è un bugiardo che non sa di mentire.

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  12. uomocaverna
     
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    Ho visto pure io il film in questione ma non mi ha convinto molto soprattutto nel finale...
     
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  13. Blahshyrk
     
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    CITAZIONE (Monty Phyton Flying Circus @ 23/7/2008, 23:54)
    basta col revisionismo vi prego,mi sento male...ho bisogno di sapere cosa è bene e cosa è male! se nel mio film Hitler non può più fare la parte del cattivo chi ci metto? il doctor Doom?

    tranquillo,a fermare i revisionisti ci pensano gia i capitalisti rabbini con la complicità degli onnipresenti yankees.Sai cosa dovrebbe farti star male? che la gente che pretende la tua commiserazione è la prima che non rispetta le vittime dell'olocausto.
    Lo schifo è che questi da anni speculano su certi eventi storici...se non è schifoso arraffare i fondi destinati alle vittime dell'ollocausto e metterli nelle banche svizzere non so io..
     
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12 replies since 23/7/2008, 09:52   260 views
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