una salutare penitenza: NUOVA GUINEA, L'ISOLA DEI CANNIBALI

SPOILER: Cannibali necrofili gay

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  1. John Tomas Rowen
     
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    CITAZIONE (jagerhans @ 9/12/2007, 19:14)
    Scaricata a modico prezzo questa perla, mi accingo a visionarla in compagnia di un amico afflitto da seri disturbi mentali.

    Il film è italo-giapponese, del 1974, con i titoli di testa in italiano ma nella mia copia ahimè doppiato in Portugués. Autore di questo delirio, Akira Ide, ignoto oscuro documentarista nipponico che nasce e muore su questo abominevole lungometraggio.
    Tutto il film si regge su questo assunto: La papua-nuova guinea (guinea occidentale) sarà indipendente nel 1975. Ma gli abitanti sono efferati selvaggi, uomini diversi / d'ogne costume e pien d'ogne magagna come avrebbe detto Dante, come faranno senza la guida illuminata degli occidentali? Guardate.
    E via in un delirio di sequenze che metteranno a durissima prova lo stomaco dei più, con donne che si cibano dei vermi brulicanti sul corpo del marito morto, parenti che si cospargono del liquame colante dal cadavere enormemente gonfio del caro estinto , banchetti cannibali, avambracci mezzo spolpati per la terra, le immancabili atrocità 'live' sugli animali, cimiteri che nulla hanno da invidiare a cannibal ferox, autolesionismi vari che spaziano da un cruento tatuaggio alla mutilazione delle dita , la descrizione delle radici magico religiose dell' omosessualità tra gli indigeni subito seguita da immagini degne più di un film porno che di un documentario, un imbarazzantissimo coito eterosessuale nella giungla descritto con particolare attenzione alla posizione di lui, il quale si dà da fare accovacciato in una posizione tale da consentire "di alzarsi rapidamente se aggredito da animali", riti a base di droghe allucinogene e molto molto ancora.
    A un certo punto chi ha già visto "Mondo Cane" (1962) riconoscerà l' episodio del grande banchetto a base di maiali selvatici, qui mostrato integralmente corredato di una lunga sequenza-bonus di mazzate violentissime sferrate nel capo di un buon numero di malcapitati suini.
    Questo film inaccettabile nelle premesse come nel metodo - razzista cinico manipolato e ricolmo di aggressioni visive ai danni dello spettatore - e quel che è peggio tanto sfacciato da lasciare lo spettatore col vago sospetto che qualche atrocità (non quella cinematografica che è ovvia) l'abbia organizzata il regista a beneficio del risultato, sembra voler riassumere tutto il peggio del peggio del genere mondo e del filone dei cannibali assieme.
    Che dire? Una autopunizione fiammeggiante da riservarsi per le grandi occasioni , tipo questo Capodanno per esempio.

    Quel mio amico poi mi ha detto che guardandolo si è ricordato che l'aveva già visto quando era piccino, il che spiega molte cose.

    Mi piacerebbe un sacco vederlo.Primo perche e una cosa diversa,secondo perche sono proprio curioso di vedere,le sequenze che ha usato Bruno Mattei per "Virus" com erano nel loro contesto originale:Le hai descritte quasi tutte e c e quella del cadavere appeso a delle corde che arrostisce sotto un po di fumo.Nel film di Mattei si alza e va venire un mezzo collasso a Lia.Comunque i riti funebri sono veramente inquietanti la donna che si mangia i vermi dal viso decomposto,e poi l altra che si spalma addosso un unguento da un cadavere.Diffatti vediamo nel film di Mattei ,Pierre l operatore che filma le scene.La cosa curiosa e invece Lia che non fa una piega,assistendo a queste scene.Tutte le sequenze degli animali le ha prese da " La vallee" di Barbet Schoeder.Sommando tutti i pezzi abbiamo 9 minuti di cose altrui.In definitiva grande Mattei un maestro nel arte del raffazzonare. :D
     
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9 replies since 9/12/2007, 19:14   1355 views
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