Napoli serenata calibro 9

Un Mario Merola nazionalpopolare (stavolta più nazionale che popolare)

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  1. Gandhi a Las Vegas
     
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    Questo film lo possiamo fare rientrare sicuramente in quel sottogenere di film che, per convenzione, abbiamo ritenuto opportuno chiamare "Poliziottesco". Tuttavia Mario Merola non fa sicuramente il poliziotto, non credo faccia il giustiziere e non credo faccia neanche il camorrista: come al solito il nostro è una figura borderline. Trama: mentre Mario canta alla comunione del figlio un gruppo di buontemponi armati di mitra fanno una strage a scopo di rapina. Il figlio e la moglie di "Don Zalvatò" muoiono, mettendo in moto una straordinaria quanto goffa macchina della vendetta. Ciò che lo rende molto nazionale e poco pop è il fatto che, signori e signore che non gradiscono la cadenza napoletana ultra accentuata nelle canzoni, Mario Merola canta poco. Credetemi, un film spassosissimo, fatto con due lire... non avevano neanche il sangue finto (i nemici, che stranamente non sono camorristi, muoiono in slow motion). Le riprese delle auto in fuga attraverso le strade napoletane sono fantastiche e molto suggestive: in poche parole un film cazzuto per anni cazzuti. Gli anni '70.

    Degni di nota il transessuale ultracafone, l'appuntato Capezzuto e l'appuntato Esposito che con le loro scenette al commissariato, hanno contribuito a mettere in cattiva luce le forze dell'ordine nel capoluogo campano.
     
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4 replies since 25/11/2007, 13:30   223 views
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